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Il teamLab Borderless di Jeddah riceve 52.000 visitatori
Il museo digitale teamLab Borderless presenta 80 installazioni artistiche digitali interattive che offrono agli ospiti un'esperienza multisensoriale.
Riassunto dell'articolo:
- Il museo digitale Borderless del teamLab ha attirato 52.000 visitatori dalla sua apertura a Jeddah, in Arabia Saudita, nel giugno del 2024. Da allora ha esaurito i biglietti d'ingresso fino al 15 agosto 2024.
- Il museo ospita 80 installazioni d'arte digitale interattiva che promettono agli ospiti un'esperienza multisensoriale.
- Il TeamLab Borderless Jeddah sottolinea l'obiettivo del governo saudita di posizionare il paese e la regione come hub turistico e culturale globale.
Il museo teamLab Borderless nel storico distretto di Jeddah dell’Arabia Saudita ha ricevuto 52.000 visitatori.
La mostra d’arte è frutto della collaborazione tra il Ministero della Cultura dell’Arabia Saudita e il teamLab, un collettivo artistico internazionale.
È stata inaugurata il 10 giugno 2024 e rimarrà aperta fino al 15 agosto 2024 presso la Culture Square di Al Arbaeen Lagoon.
Secondo un articolo di Arab News, i biglietti per lo spettacolo (al prezzo di 50 SAR ciascuno) sono già esauriti.
Il sito web ha ricevuto 890.000 visite e l’account Instagram di Jeddah del teamLab ha accumulato 20.900 follower, con una portata di 10,02 milioni.
Il primo museo d’arte digitale di Gedda
Il TeamLab Borderless è il primo museo di arte digitale di Gedda.
Presenta 80 installazioni interattive di arte digitale distribuite su uno spazio di 10.000 metri quadrati.
Inoltre, sono caratterizzate da un approccio sensoriale, che stimola i sensi visivi e uditivi con innovativi display luminosi e pavimenti a specchio.
Le installazioni hanno nomi come “Foresta delle lampade”, “Foresta dell’atletica”, “Mondo senza confini”, “Scultura di luce”, “Parco del futuro” e “Fabbrica degli schizzi”.
Nella “Foresta dell’atletica” i visitatori possono interagire con lo spazio tridimensionale.
Il progetto “allena il riconoscimento spaziale e promuove la crescita dell’ippocampo del cervello”.
Nel frattempo, il “Future Park” assume un atteggiamento più educativo, basato sul concetto di creazione collaborativa o co-creazione.
Il TeamLab Borderless lo definisce un parco divertimenti in cui gli ospiti possono “divertirsi a creare il mondo liberamente con gli altri”.
In “En Tea House”, invece, i visitatori possono tenere fisicamente in mano delle tazze da tè in cui possono preparare virtualmente il tè.
Nelle tazze da tè sboccia un fiore.
Il Programma Storico di Gedda Abdulaziz bin Ibrahim Al-Issa ha anche sottolineato l’importanza della mostra per il Medio Oriente come destinazione turistica globale.
Questo è stato possibile grazie al sostegno del Ministro della Cultura saudita, il principe Badr bin Abdullah bin Farhan.
Inoltre, TeamLab Borderless sostiene l’impegno del Ministero della Cultura a preservare il patrimonio del Paese e ad accogliere le espressioni artistiche moderne.
Allo stesso tempo, sottolinea la Visione 2030, che mira a fare del paese un polo culturale e turistico globale.
Informazioni su teamLab Borderless
Sul suo sito web, il teamLab Borderless si descrive come un “mondo di opere d’arte senza confini, un museo senza mappa”. “Le opere d’arte escono dalle stanze, comunicano con altre opere, si influenzano a vicenda e a volte si mescolano, senza confini”, continua il testo.
“Attraverso questo gruppo di opere, viene creato un mondo continuo senza confini”.
Teamlab Borderless è un collettivo artistico internazionale.
Un gruppo di artisti, programmatori, animatori di computer grafica, architetti e meccanici lo ha fondato nel 2001 a Tokyo, in Giappone.
Le sue mostre hanno viaggiato in città di tutto il mondo, da Pechino, Londra, Melbourne, New York, Parigi, Silicon Valley e Singapore.
Ha anche musei e mostre permanenti ad Abu Dhabi, Amburgo, Macao, Shanghai, Tokyo e Utrecht. Foto: X/teamlab_news
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